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Placche in gola

Indice

Le placche in gola sono la manifestazione di un’infezione virale o batterica che può sfociare sotto forma di depositi bianchi o gialli sulla superficie della gola, della lingua e della parte interna delle guance.

Questa condizione è spesso associata a infiammazione, dolore e difficoltà a deglutire.

Vediamo di cosa si tratta e scopriamone cause e trattamenti.

Le cause delle placche in gola

Le placche in gola non sono caratterizzabili come una patologia a sé stante: sono infatti il sintomo di un’infezione in atto che si manifesta attaccando anche la cavità orale.

Tra le infezioni più comuni che possono causare questo disturbo troviamo:

  • Faringite virale: è causata da un virus che infetta la gola, con conseguente comparsa di placche. Solitamente non è accompagnata da febbre.
  • Tonsillite batterica: provocata dallo Streptococcus pyogenes, è spesso associata a febbre e mal di gola.
  • Mononucleosi infettiva: anche detta “malattia del bacio”, è causata dal virus di Epstein-Barr e provoca, oltre alle placche, febbre, mal di gola e stanchezza.
  • Candida orale: è un’infezione fungina che colpisce lingua e parte interna delle guance.
  • Infezioni virali respiratorie: alcune di queste infezioni, come il virus dell’influenza o il virus sinciziale respiratorio, possono causare la comparsa di questi depositi.

Le placche sono contagiose, perciò è importante adottare misure di igiene adeguate, come lavarsi le mani frequentemente e non condividere oggetti personali quando è in atto l’infezione.

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Quanto sono frequenti le placche in gola?

Le placche sono un sintomo comune delle infezioni della gola e delle tonsille, e la loro epidemiologia può variare in base alla causa sottostante.

Le infezioni da virus del cavo orale sono le cause più comuni di placche in gola e possono verificarsi in qualsiasi momento dell’anno. Alcuni virus respiratori, come quello dell’influenza, sono più frequenti durante i mesi invernali.

La mononucleosi infettiva interessa principalmente i giovani adulti e gli adolescenti.

Le infezioni batteriche della gola, come la tonsillite causata dallo Streptococcus pyogenes, sono più comuni nei bambini in età scolare, ma possono verificarsi in qualsiasi età. Queste patologie sono contagiose e si diffondono rapidamente tra membri della famiglia, compagni di classe o colleghi di lavoro.

Le placche in gola possono colpire chiunque, ma alcuni fattori di rischio contribuiscono ad aumentare la probabilità di sviluppare un’infezione. I bambini in età scolare e gli adolescenti sono normalmente più esposti a batteri e virus nelle scuole. Le persone con sistema immunitario compromesso, come chi è affetto da HIV o chi assume farmaci immunosoppressori, possono contrarre più facilmente infezioni batteriche e fungine della gola.

I sintomi correlati alle placche in gola

Le placche in gola sono correlate a diversi sintomi, che possono variare a seconda della causa sottostante all’infezione. Tra i più comuni si riscontrano:

In caso di infezione batterica, come la tonsillite, i sintomi possono essere più intensi e duraturi rispetto a quelli delle infezioni virali. Ad esempio la tonsillite causata dallo Streptococcus pyogenes può causare febbre alta, mal di gola intenso, mal di testa, brividi e debolezza, fino a sfociare addirittura in febbre reumatica o insufficienza renale.

In alcuni casi, le placche in gola possono essere associate ad altre complicazioni, come la diffusione dell’infezione alle orecchie, ai seni paranasali o ai polmoni.

Diagnosi delle placche in gola

Se si sperimentano i sintomi associati alle placche, si può ricorrere a una visita otorinolaringoiatrica. Tramite una diagnosi accurata, lo specialista potrà capire quale sia l’infezione alla base del disturbo e stabilire un trattamento adeguato.

Anamnesi

Durante l’anamnesi, lo specialista potrebbe porre una serie di domande per raccogliere informazioni sulla sintomatologia e sulla storia medica del paziente. Alcune di queste domande riguardano:

  • Il tempo di comparsa delle placche: quando si sono manifestate?
  • I sintomi sperimentati: sono associate a mal di gola, difficoltà a deglutire o febbre?
  • I sintomi aggiuntivi: il paziente sperimenta anche dolore alle orecchie, mal di testa o debolezza generale?
  • Cronologia delle infezioni: si sono verificate infezioni alla gola in passato?
  • Esami di laboratorio: sono stati eseguiti tamponi faringei o altri test per determinare la causa dell’infezione?
  • Come è avvenuta l’infezione: ci sono stati contatti con persone affette da infezioni alla gola?
  • Stato di salute: sono presenti problemi di salute cronici o disturbi del sistema immunitario?
  • Farmaci assunti: il paziente assume farmaci o integratori che potrebbero influenzare il sistema immunitario?
  • Cronologia degli spostamenti: il paziente ha viaggiato recentemente in luoghi in cui sono presenti malattie infettive della gola?
  • Eventuali dubbi o domande.

Esame obiettivo per le placche in gola

L’esame obiettivo per le placche in gola è un esame fisico volto a valutare la salute di gola, tonsille e lingua per ricercare segni di infezione.

Tramite l’utilizzo di uno specchio, il medico ispezionerà le mucose orali, individuando così la presenza di placche.

Esami di laboratorio per le placche in gola

Gli esami di laboratorio per le placche in gola possono includere test microbiologici, test del sangue e altri per determinare la causa dell’infezione.

Il test più comune è il tampone faringeo: il medico passa un tampone sterile sulla parte posteriore della gola per prelevare un campione di muco e batteri, che verrà poi analizzato in laboratorio per identificare il batterio o il virus responsabile dell’infezione.

Se il tampone faringeo indica la presenza di un’infezione batterica, potrebbe essere eseguito un test rapido per lo Streptococcus pyogenes, il batterio più comune responsabile della tonsillite batterica. Questo test si effettua in pochi minuti e prevede l’utilizzo di un bastoncino sterile per prelevare un campione di muco dalla gola.

Altri esami di laboratorio che potrebbero essere eseguiti sono:

  • Emocromo: utile per valutare la presenza di un’infezione e per monitorare il conteggio delle cellule del sangue.
  • Esami delle urine: possono essere utilizzati per tracciare la funzionalità renale ed escludere la presenza di infezioni del tratto urinario.
  • Esami per la funzionalità epatica e renale: le transaminasi e la creatinina forniscono informazioni sulla funzionalità del fegato e dei reni e si utilizzano per escludere o scoprire con anticipo complicazioni associate all’infezione.

Esami strumentali

Gli esami strumentali per le placche in gola possono includere la laringoscopia, la radiografia o la tomografia computerizzata.

  • Laringoscopia: è una procedura in cui il medico utilizza uno strumento chiamato laringoscopio per esaminare la gola e le corde vocali. Si tratta di tubo flessibile con una telecamera sulla punta che viene inserito nella gola attraverso il naso o la bocca.
  • Radiografia del torace: può essere eseguita per valutare la presenza di polmonite o di altre complicanze associate alle infezioni alla gola. Durante la radiografia, il paziente viene esposto a una piccola quantità di radiazioni per produrre immagini della parte bassa del collo e del torace.
  • Tomografia computerizzata (TC): viene eseguita quando il medico sospetta la presenza di un’infiammazione o di un’infezione estesa alla gola o ai tessuti circostanti. La TC utilizza una serie di immagini a raggi X per riprodurre dettagliatamente tessuti e organi interni.

Terapia per le placche in gola

Il trattamento per le placche in gola dipende dalla causa sottostante all’infezione: se essa è batterica, il medico prescriverà un ciclo di antibiotici per eliminarla.

Se le placche sono causate da un’infezione virale, non esiste una terapia specifica, ma verranno consigliati farmaci per il dolore e la febbre, come il paracetamolo o l’ibuprofene.

Vi sono poi altri tipi di terapia per alleviare i fastidi associati alle placche.

Gargarismi per le placche in gola

I gargarismi sono una terapia comunemente utilizzata per le placche in gola e consistono nell’utilizzo di acqua salata o soluzioni disinfettanti per ridurre il dolore e l’irritazione. Possono aiutare a rimuovere le secrezioni e il muco accumulati nella gola, riducendo la presenza di batteri nella zona infetta.

Per eseguire un gargarismo è necessario mescolare una soluzione disinfettante o salina in un bicchiere di acqua calda, inclinare la testa all’indietro e far scorrere la soluzione in gola, trattenendola per alcuni secondi per poi sputarla. Questo processo va ripetuto più volte al giorno, a seconda della gravità dei sintomi.

Le soluzioni disinfettanti per i gargarismi possono includere:

  • Soluzione di bicarbonato di sodio: un antinfiammatorio naturale che può ridurre il gonfiore e il dolore alle mucose.
  • Acido acetilsalicilico: un farmaco antinfiammatorio non steroideo, utile a ridurre dolore e infiammazione.
  • Soluzione di cloruro di benzalconio: un disinfettante che può aiutare a ridurre la presenza di batteri nella gola.

È importante non ingoiare la soluzione durante il gargarismo, in quanto potrebbe causare irritazione allo stomaco. Inoltre questa procedura non è adatta a tutti i pazienti, in particolare a quelli che hanno difficoltà a deglutire o a coloro che hanno problemi gastrointestinali.

Analgesici

Gli analgesici sono farmaci utilizzati per ridurre il dolore associato alle placche in gola. I più comunemente usati includono il paracetamolo, l’ibuprofene, il naprossene e l’acido acetilsalicilico. Sono disponibili sia con ricetta medica che da banco.

Il paracetamolo è spesso il farmaco di prima scelta: agisce sia come analgesico che come antipiretico, ovvero riduce dolore e febbre.

L’ibuprofene, il naprossene e l’acido acetilsalicilico sono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) che possono ridurre l’infiammazione e il dolore causati dalle placche. Tuttavia si raccomanda di usarli con cautela, in quanto potrebbero causare effetti collaterali, come problemi gastrointestinali, ulcere o emorragie.

Non devono essere utilizzati per un periodo di tempo prolungato, poiché possono causare danni al fegato, ai reni o ad altri organi.

Inoltre non sono adatti a tutti i pazienti, in particolare a quelli che hanno allergie ai farmaci o che hanno problemi gastrointestinali.

Risciacqui con collutori antibiotici

I risciacqui con collutori antimicrobici sono una terapia comunemente utilizzata per le placche. Questi risciacqui possono ridurre la presenza di batteri nella gola, alleviando il dolore e l’irritazione.

I collutori sono disponibili in diversi formati e possono contenere diversi principi attivi, come il clorexidina o l’acido ialuronico: il primo riduce la presenza di batteri, mentre il secondo aiuta a idratare la gola e a ridurre l’irritazione.

Per eseguire un risciacquo, è necessario versare una piccola quantità di collutorio in un bicchiere di acqua calda, quindi inclinare la testa all’indietro e far scorrere la soluzione in gola, trattenendola per alcuni secondi per poi sputarla. Questo processo va ripetuto più volte al giorno, a seconda della gravità dei sintomi.

I collutori antimicrobici non sono adatti a chi soffre di allergie ai farmaci o di problemi gastrointestinali. Inoltre possono causare effetti collaterali, come secchezza della bocca o sapore sgradevole.

Applicazione di impacchi

Gli impacchi caldi sono una terapia comunemente utilizzata per ridurre il dolore, l’irritazione e l’infiammazione associati alle placche in gola.

Per applicare un impacco caldo è necessario inumidire un asciugamano pulito in acqua calda e strizzarlo bene. L’asciugamano viene quindi avvolto intorno al collo e tenuto in posizione per circa 15-20 minuti. Questo processo viene ripetuto più volte al giorno, a seconda della gravità dei sintomi.

Possono aiutare ad alleviare il dolore e l’infiammazione, poiché aumentano la circolazione sanguigna nella zona infetta così da ridurre la presenza di batteri nella gola.

Anche questa semplice terapia non è adatta a tutti i pazienti, in particolare a quelli che hanno problemi di circolazione o febbre.

Placche in gola: informazioni da ricordare

Le placche in gola possono essere una condizione dolorosa e fastidiosa, ma esistono molte terapie efficaci per alleviare i sintomi e accelerare la guarigione.

Oltre ai rimedi casalinghi come i risciacqui e gli impacchi caldi, è possibile assumere farmaci antinfiammatori, analgesici e antibiotici sotto prescrizione medica per ridurre i sintomi e prevenire complicazioni.

Con la giusta attenzione e cura, è possibile debellare le placche in breve tempo e tornare alla normalità.