La rosacea o couperose

Rosacea o couperose: sintomi, cause, trattamento

La rosacea

Cos’è la rosacea?

La rosacea è una malattia infiammatoria cronica, che causa arrossamento prevalentemente del cuoio capelluto e nella parte centrale del viso, con evidenza dei vasi sanguigni e a cui può associarsi la comparsa di papule o di piccoli brufoletti (o, più precisamente, delle “teleangectasie”).

 

Quali sono i sintomi?

I sintomi più frequenti della rosacea sono:

  • Secchezza della cute
  • Sensazione di calore
  • Bruciore
  • Gonfiore a livello delle zone interessate dalla malattia.

 

Quanto è frequente? Epidemiologia della rosacea

Tipicamente colpisce il 10% della popolazione, soprattutto le persone tra i 30 e i 50 anni e più frequentemente le donne di origine nordeuropea (soprattutto tedesca, irlandese e inglese), di carnagione chiara e durante la menopausa. Talvolta però esordisce in epoca più precoce (puberale o post-puberale).

 

Quali sono le cause? eziologia della rosacea

La precisa etiopatogenesi non è stata ancora definita completamente. I fattori che possono scatenarla sono diversi:

  • Predisposizione genetica
  • Particolare reattività dei vasi sanguigni periferici
  • Stress e stile di vita
  • Esposizione ai raggi ultravioletti
  • Radicali liberi come superossido e radicale idrossile
  • Sbalzi di temperatura
  • Cibo speziato, cibi e bevande calde
  • Infezioni (Demodex folliculorum, Helicobacter pylori, etc)

Alcuni farmaci (amiodarone, corticosteroidi) o dosi elevate di vitamina B6 e B12 possono peggiorare lo stato della malattia.
È stato osservato che i pazienti con rosacea presentano elevate concentrazioni di peptidi e catelidicine, insieme agli enzimi correlati all’azione della tripsina nello strato corneo della cute.

Le catelidicine sono proteine prodotte dai granulociti neutrofili e possono svolgere una funzione antibiotica, neutralizzando una componente della parete di molti batteri Gramnegativi.

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Il batterio gastrointestinale Helicobacter Pylori in pazienti con rosacea

In particolare, è stata dimostrata una frequente correlazione con l’infezione gastrointestinale da Helicobacter pylori (batterio Gram-negativo) e l’insorgenza della rosacea.
La reazione infiammatoria, scaturita dalla presenza di questi batteri, spinge i leucociti a fuoriuscire dalla sede microvascolare, determinando la formazione delle papule o pustole infiammatorie.
Nello specifico, il metabolismo del batterio Helicobacter Pylori è responsabile della liberazione di nitrati che a loro volta liberano ossido nitrico, cioè un potente vasodilatatore.

 

Demodex folliculorum e rosacea.

Con il termine Demodex si intende il genere a cui appartengono minuscoli acari saprofiti, che vivono sulla pelle dell’uomo.
Si distinguono in Demodex folliculorum e Demodex brevis: il primo tipo di acaro si trova in prossimità dei fori e dei follicoli piliferi; il secondo tipo si colloca più in profondità, a livello delle ghiandole sebacee.
Generalmente la convivenza simbiotica con questi acari è asintomatica e non presenta complessità.
In alcune circostanze, tuttavia, se presenti in elevate concentrazioni, questi acari possono ricoprire il ruolo di agente patogeno per l’uomo ed essere la principale causa di alcune condizioni dermatologiche, come la rosacea.

 

Rosacea: il demodex folliculorum può essere una causa

 

Le fasi della malattia

La rosacea presenta quattro fasi:

  1. Fase pre-rosacea: la pelle del viso risulta arrossata più a lungo rispetto ad un normale arrossamento, a cui si associa una sensazione di bruciore e di pizzicore.
  2. Fase vascolare: sono evidenti i vasi sanguigni a livello della cute arrossata e gonfia.
  3. Fase infiammatoria: si formano le cosiddette papule o pustole, piccoli brufoletti a volte con del pus al loro interno.
  4. Fase avanzata: la pelle intorno al naso si ispessisce, assumendo un aspetto rigonfio e arrossato (questa condizione è definita rinofima), a causa della proliferazione delle ghiandole sebacee e del tessuto connettivo sottostante.

In alcuni casi si parla di rosacea oculare quando, oltre al viso, questa coinvolge anche gli occhi; determina un’infiammazione delle palpebre, della congiuntiva, dell’iride con conseguente prurito, arrossamento, lacrimazione, sensazione di avere sabbia negli occhi, sviluppo di complicazioni oculari, come cheratiti e congiuntiviti.

 

Diagnosi della rosacea

Sebbene di solito sia facilmente identificata dai medici, è comunque preferibile affidarsi ad un dermatologo, che potrà fornire a seguito di una visita specialistica dermatologica la diagnosi precisa.

 

Diagnosi differenziale

Non sono disponibili esami specifici, ragione per cui spesso la rosacea può essere confusa con altre patologie della cute, come l’acne (e per questo viene anche indicata come “acne dell’adulto”), lupus, dermatite seborroica, demodicosi, eruzione acneiforme indotta da steroidi, etc.

 

Come si cura la rosacea?

La rosacea non può essere curata definitivamente, per cui il primo trattamento consiste nell’evitare i fattori scatenanti. Infatti può essere tenuta sotto controllo grazie a terapie mirate.

Rosacea infiammatoria:

  • antibiotici per uso topico (come metronidazolo, clindamincina ed eritromicina) oppure acido azelaico o ivermectina applicata sulla cute per attenuare rossore o papule. In altri casi gli antibiotici vanno assunti per via orale (tetraciclina, doxiciclina, azitromicina, eritromicina). Questo trattamento assicura una riduzione delle pustole, ma tuttavia il rossore e il bruciore potrebbero persistere. È rivolto in particolare ai pazienti che sviluppano la rosacea oculare.

Arrossamento:

  • Brimonidina in gel o crema a base di ossimetazolina.

Teleangectasia:

  • Trattamento laser ed elettrocauterizzazione (una corrente elettrica applicata sulla pelle che rimuove la telangectasia).

Rinofima:

  • Dermoabrasione o asportazione del tessuto in eccesso, poiché è molto difficile ottenere un miglioramento in questi casi solo grazie ai farmaci.

 

Consigli e prevenzione per la rosacea

  • Detergere delicatamente la pelle mattino e sera con un detergente delicato e non abrasivo, privo di profumo o alcool.
  • Sciacquare il viso con acqua tiepida e lasciare asciugare completamente la pelle prima di applicare farmaci o trucco.
  • Usare solo prodotti adatti alla pelle sensibile ed intollerante.
  • Applicare creme idratanti in caso di dolore.
  • Evitare cosmetici a base oleosa o impermeabili che possono irritare la pelle ed ostruire i pori. In caso di nuovi prodotti dermocosmetici effettuare una prova introducendone uno alla volta, per verificarne la risposta individuale.
  • Negli uomini preferire il rasoio elettrico a quello manuale.
  • Alcuni pazienti traggono beneficio da un delicato massaggio facciale (per ridurre il gonfiore dovuto all’edema linfatico).

Per gli occhi:
Se le palpebre sono infette, bisogna pulirle accuratamente e strofinarle delicatamente con detergenti specifici o con salviette oculari pronte all’uso; in seguito, applicare un impacco tiepido (non caldo!) alcune volte al giorno. Se necessario, il medico potrebbe prescrivere delle
gocce antinfiammatorie per gli occhi.

 

Conclusione

La rosacea o couperose non è solo un problema estetico, in quanto gli aspetti psicologici della patologia sono tanti e pesanti.
Uno studio condotto online dall’istituto di ricerca Face Value in una popolazione di persone con diagnosi di rosacea ha mostrato come l’arrossamento del viso sia condizionante a livello emotivo nell’88% dei casi, a livello sociale nel 77%, a livello professionale nel 78% e nel comportamento relazionale nel 72%.

Non solo. Il 58% dei pazienti dichiara di provare imbarazzo per il giudizio altrui, anche nell’ambiente di lavoro (32%) e di avere poca sicurezza nell’affrontare colloqui di lavoro (27%).
Il 23% delle persone intervistate sostiene di provare imbarazzo anche per il giudizio di famigliari o amici, e di essere a disagio nel fare nuovi incontri (33%). Il 25% dei pazienti si dichiara imbarazzato per il giudizio del proprio compagno/a.
Oltre a causare conseguenze drammatiche sul piano personale, lo stato d’animo dei pazienti può avere ricadute non positive sulla gestione della malattia e sulla sua evoluzione verso le fasi avanzate.

Molte persone non ancora diagnosticate sono convinte che il rossore sia una naturale (e, ovviamente, indesiderata) caratteristica della loro pelle. Quindi anziché rivolgersi al dermatologo ricorrono all’applicazione di cosmetici mascheranti.
Spesso, però, questi prodotti sono inappropriati e determinano un peggioramento della sintomatologia.

 

Fonti e note:

1. Rosacea: Epidemiology, pathogenesis, and treatment,
2. Rosacea: a Clinical Review
3. Canadian Clinical Practice Guidelines for Rosacea