Segno di Homans per la trombosi venosa all’esame obiettivo

Esame obiettivo: il segno di Homans per la trombosi venosa

Di che cosa si tratta

E’ uno dei segni clinici che si ricercano nell’esame obiettivo del malato, in particolare quando c’è un sospetto di trombosi venosa profonda oppure un’anamnesi positiva per storia di trombosi venosa profonda nel malato o nei suoi familiari.

Storia del segno di Homans

Viene chiamato così dal medico John Homans che lo ha segnalato per primo nel 1941 come una sensazione disagio dietro al ginocchio dovuta alla flessione dorsale forzata del piede. Dopo la sua pubblicazione si segnalarono un gran numero di falsi positivi, per cui nel 1944 egli ridefinì il segno con:

  • dolorabilità alla manovra,
  • sensazione di resistenza da parte dell’operatore o la
  • flessione involontaria del ginocchio.

 

Come si esegue la manovra

Si prende il piede del lato da esaminare e si esegue una dorsiflessione forzata del piede.

 

Positività del segno di Homans

Il segno risulta positivo quando, in seguito alla digitopressione, si ottiene una di queste situazioni:

  • dolorabilità alla manovra,
  • sensazione di resistenza da parte dell’operatore o la
  • flessione involontaria del ginocchio.

 

Significato e interpretazione del segno di Homans: fisiopatologia

Il segno di Homans è spesso positivo nella trombosi venosa profonda della regione distale dell’arto inferiore. In questo caso la trombosi, impedendo un valido efflusso venoso dall’arto inferiore, genera in sede un edema localizzato che determina uno stato di tensione.

Nel momento in cui l’esaminatore esegue la dorsiflessione le strutture compresse dalla trombosi venosa vengono stirate e ciò determina il dolore e la sensazione di resistenza alla manovra, fino alla flessione involontaria del ginocchio che accade per ridurre la resistenza delle strutture alla manovra stessa.

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La scarsa specificità del segno di Homans è determinata dal fatto che anche altre condizioni che determinano una compressione e tensione localizzata nella sede possono essere all’origine della positività.

 

Cause del segno di Homans: eziologia

La causa più frequente della positività è la trombosi venosa profonda a livello popliteo e inferiormente ad essa. Data la fisiopatologia del segno anche altre condizioni sono in grado di determinarne la positività. Si tratta di tutte le condizioni che inducano edema o tensione locale nelle strutture: un’infiammazione acuta locale, un trauma, un’infezione locale (es. erisipela) sono tutte in grado di determinare una positività del segno di Homans.

 

Utilità scientifica del segno di Homans

La sensibilità del segno di Homan è stimata attorno al 10-50% mentre la sua specificità è attorno al 40-90%. Questo significa che quando è presente una trombosi spesso il segno di Homans è negativo, perciò non è sufficiente la negatività del segno per escludere un problema trombotico in atto. Altra cosa è invece la sua specificità, perchè nel caso di positività del segno è piuttosto probabile che si tratti di trombosi venosa, una volta su due. Ecco perchè il segno, pur essendo poco sensibile e relativamente poco specifico, è ancora utilizzato nella pratica clinica all’esame obiettivo. E’ veloce da svolgere e in abbinamento con altri indizi che inducano ad ipotizzare una trombosi venosa profonda può suggerire di procedere verso gli step successivi a livello diagnostico.

Per ottenere una diagnosi certa di trombosi venosa non ci si può basare unicamente sui segni clinici ma è opportuno richiedere degli esami di conferma.

I test diagnostici principali per confermare la positività del segno di Homans nei confronti della trombosi venosa profonda sono il D-dimero, ovvero i prodotti di degradazione del coagulo, e l’ecografia venosa dell’arto inferiore. L’ecografia in particolare dà la certezza diagnostica che può essere ulteriormente approfondita con una TAC con contrasto dell’arto inferiore o un’angiografia per valutare esattamente la sede precisa di trombosi.

 

Il segno di Homans per i non addetti ai lavori

Può essere utile conoscere il segno di Homans per chi non è un medico o un infermiere? Assolutamente sì, perchè è se il segno è presente c’è la possibilità che si tratti di una trombosi venosa e quindi è opportuno consultare il medico per fargli valutare la situazione ed eventualmente prescrivere degli esami diagnostici più approfonditi.

Nelle persone più a rischio di trombosi venosa profonda, per traumi o interventi chirurgici recenti, o perchè soggetti a questo tipo di problema per situazioni genetiche o ereditarie, è utile mettere in pratica questo segno per suffragare un sospetto clinico e richiedere una visita del proprio curante o una rivalutazione specialistica, come per esempio di un chirurgo vascolare.

Riscontare perciò la positività del segno di Homan indice ad avvisare il medico di famiglia o il proprio specialista di riferimento (cardiologo, nefrologo, epatologo), in modo da ricevere rapido consiglio sul da farsi o eventuale visita di controllo.

 

Bibliografia

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

 

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