Visita di chirurgia vascolare: vene a tela di ragno esame obiettivo

La visita di chirurgia vascolare

 Visita di chirurgia vascolare, quando è necessaria?

La visita di chirurgia vascolare è una valutazione medica che viene prescritta in presenza di patologie a carico del sistema vascolare, ovvero la rete di arterie e vene che trasportano il sangue attraverso il corpo. 

Il chirurgo vascolare è formato nella diagnosi e nella gestione delle malattie che colpiscono il sistema vascolare, escluse le coronarie e il sistema vascolare intracranico, che sono di pertinenza rispettivamente del cardiochirurgo e del neurochirurgo.

È uno specialista in grado di eseguire interventi chirurgici su queste sedi, ma, quando possibile, consiglia trattamenti non chirurgici, come terapie farmacologiche, modifiche dello stile di vita, attività fisica. 

 

A cosa serve la visita di chirurgia vascolare

Nei pazienti cui è stata diagnosticata una patologia vascolare, la visita è necessaria per una valutazione specifica della patologia, con la raccolta di informazioni attraverso uno o più esami diagnostici e la scelta della migliore opzione di trattamento. 

 

Chi è a rischio di sviluppare una malattia vascolare? 

I rischi per le malattie vascolari sono simili a quelli delle malattie cardiache. Ciò include uso di tabacco, storia familiare, stile di vita sedentario, ipertensione e colesterolo.

Anche l’età e le problematiche come le malattie renali e il diabete sono fattori chiave per lo sviluppo della patologia vascolare. 

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Come si svolge la visita di chirurgia vascolare

L’anamnesi durante la visita di chirurgia vascolare

 

La visita inizia con la valutazione del motivo che ha spinto il paziente al consulto con lo specialista, quindi i sintomi o problemi accusati di recente.

Prosegue poi con l’anamnesi del paziente, ossia un colloquio durante il quale lo specialista raccoglie il maggior numero di informazioni sul motivo della visita e sulla storia clinica personale: 

  • Abitudini  
  • Stile di vita  
  • Tipo di lavoro  
  • Tipo di alimentazione  
  • Interventi chirurgici pregressi  
  • Malattie vascolari presenti nella famiglia  
  • Farmaci assunti 
  • Eventuali altre abitudini, compreso il vizio del fumo o il consumo di alcol 
  • Livello di attività fisica 
  • Patologie in corso

 

L’esame obiettivo di chirurgia vascolare: la visita con lo specialista

La valutazione prosegue poi con la classica “visita medica”, ovvero l’esame obiettivo.

L’esame obiettivo durante la visita con il chirurgo vascolare si concentra, in modo particolare, sulle peculiarità specifiche per le problematiche per cui il paziente si reca a valutazione.

In particolare si articola in queste fasi:

  • Ispezione della cute del paziente con attenzione alla presenza di discromie, ulcerazioni, segni di flogosi, diradamento pilifero e atrofia ungueale;
  • Ricerca di pulsatilità anomale dei vasi del paziente;
  • Esplorazione palpatoria delle arterie con esame dei caratteri del polso: frequenza, ritmo, ampiezza, forza e simmetria
Polso carotideo
Polso ascellare
Polso tibiale posteriore
Polso brachiale

Polso radiale
Polso temporale
Polso pedidio
Polso femorale

 

Polso popliteo
  • Auscultazione con fonendoscopio dei ton arteriosi e ricerca di eventuali segni patologici, come il segno di Duroziez e il doppio tono di Traube;
  • Valutazione delle vene giugulari, con riferimento alle pulsazioni trasmesse e alle pulsazioni autoctone.
  • segni cutanei di cattivo flusso venoso o arterioso, come discromie e segni di ischemia cronica e qualunque altro segno associato potenzialmente con problematiche di natura vascolare.

Durante la visita di chirurgia vascolare, soprattutto nei pazienti anziani, in presenza di varici agli arti inferiori, si può valutare l’eventuale insufficienza valvolare, al fine di impostare una terapia chirurgica adeguata.

A tal fine, possono essere eseguite le manovre semeiologiche di Rima-Trendelenburg e di Perthes, per esplorare il circolo venoso profondo.

In caso di tromboflebiti, si ricerca invece la dolorabilità tramite l’esecuzione di manovre sul polpaccio, attraverso il Segno di Homans e il Segno di Bauer.

La visita si conclude usualmente con la prescrizione di alcuni esami del sangue comprendenti la misurazione della glicemia, della trigliceridemia e degli indici aspecifici di flogosi.

 

Esami diagnostici 

Dopo l’anamnesi e l’esame obiettivo lo specialista si orienta sulle possibili ipotesi diagnostiche e prescrive delle indagini per confermarle.

Gli esami diagnostici sono fondamentali infatti per una corretta diagnosi, in particolar modo nella diagnosi differenziale tra le diverse forme di malattia.

Nei pazienti che necessitano di intervento chirurgico, gli esami prescritti servono anche a valutare il rischio operatorio e pianificare la tipologia di intervento. 

Tra gli esami diagnostici troviamo: 

 

  • Eco-doppler 

  • Angiografia 

Per quali sintomi è consigliata la visita con un chirurgo vascolare

Tante sono le motivazioni che possono spingerci a ricercare una visita col chirurgo vascolare. In genere è il medico di famiglia a notare qualche problema che meriti un approfondimento di uno specialista, in particolare:

  • Storia di ictus o mini-ictus 
  • Dolore alle gambe mentre si cammina (claudicatio intermittens)
  • Vene dolorose o sporgenti (vene varicose)
  • Gonfiore alle estremità (braccia, mani, gambe, piedi) 
  • Ferite alle estremità che non si rimarginano 

Inoltre le persone con condizioni come il diabete, l’ipertensione, l’obesità e coloro che fumano possono trarre beneficio dal vedere uno specialista vascolare per uno screening costante delle potenziali complicanze delle loro malattie di base.

 

Quali malattie si possono nascondere dietro questi sintomi ? 

Ne citiamo alcune: 

  • Aneurisma vascolare: un rigonfiamento o un punto debole in un’arteria 
  • Aterosclerosi: quando la placca si accumula all’interno delle arterie e potrebbe portare al blocco del flusso sanguigno 
  • Malattia dell’arteria carotidea: restringimento delle arterie nel collo 
  • Trombosi venosa profonda: un coagulo di sangue in una vena profonda all’interno del corpo, come nella gamba 
  • Malattia delle arterie periferiche: restringimento delle arterie nelle braccia o nelle gambe 
  • Danni ai vasi sanguigni dopo un infortunio 
  • Vene varicose: vene gonfie e attorcigliate che causano dolore alle gambe 

 

Quale sarà la terapia consigliata 

Quando è possibile evitare l’intervento chirurgico lo specialista può prescrivere una terapia farmacologica o dare indicazioni al paziente per modificare uno scorretto stile di vita, come ad esempio: 

  • Smettere di fumare o assumere alcolici 
  • Seguire un’alimentazione corretta 
  • Fare attività fisica, in base all’età e condizioni fisiche 

Quando ormai la situazione è compromessa e chirurgia è la migliore linea d’azione, vi sono diverse opzioni, che includono interventi tradizionali e procedure minimamente invasive come l’angioplastica endovascolare, il posizionamento di stent endovascolari e l’ablazione laser per le vene. 

Se la malattia vascolare viene individuata precocemente, vi sono maggiori possibilità di gestirla nel modo più appropriato e non invasivo. 

 

Ci sono precauzioni da seguire prima di sottoporsi a una visita di chirurgia vascolare? 

Non vi sono precauzioni o indicazioni particolari da seguire; è consigliato un abbigliamento comodo, per consentire al medico di esaminare le parti interessate. 

Rammentiamo di portare sempre alla visita di chirurgia vascolare le eventuali precedenti valutazioni svolte anche con altri specialisti, per poter fornire al chirurgo vascolare il quadro generale più approfondito possibile