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Gotta

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La gotta è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni causando dolori intensi, gonfiore e rigidità.

Si manifesta quando l’acido urico si accumula nel sangue formando dei cristalli nelle articolazioni, nei tessuti circostanti e nei reni. La presenza di questi cristalli può causare un’infiammazione dolorosa e danni importanti.

In questo articolo ne esploreremo le cause, i sintomi e i possibili trattamenti.

Le cause della gotta

La gotta è causata da un eccesso di acido urico nel sangue, noto come iperuricemia. L’acido urico è un prodotto di scarto che deriva dalla degradazione delle purine, sostanze che si trovano naturalmente in molti alimenti e nel nostro stesso organismo.

L’iperuricemia può essere causata da una produzione eccessiva di acido urico, da una sua scarsa eliminazione da parte dei reni o da una combinazione di entrambe le possibilità.

Alcuni fattori di rischio che possono contribuire all’insorgenza della gotta includono:

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  • Genetica: la gotta può essere ereditaria e alcune persone sono geneticamente predisposte all’iperuricemia.
  • Alimentazione: alcuni alimenti, come le carni rosse, il pesce, le bevande zuccherate e l’alcol, possono aumentare la produzione di acido urico o impedirne l’eliminazione.
  • Obesità: è spesso associata all’iperuricemia e alla gotta.
  • Malattie renali: possono interferire con l’eliminazione di acido urico dal corpo.
  • Farmaci: alcuni farmaci, come i diuretici, possono aumentare il rischio di iperuricemia.

Quanto è frequente la gotta?

La gotta è una malattia relativamente comune, che colpisce circa il 4% della popolazione adulta in molti paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada. Negli ultimi decenni, la presenza della gotta è aumentata in molte parti del mondo, a causa di fattori come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dell’obesità e dei livelli di stress.

È un disturbo più comune negli uomini rispetto alle donne e di solito si sviluppa tra i 30 e i 60 anni. Tuttavia le donne possono sviluppare la malattia dopo la menopausa, quando i livelli di estrogeni diminuiscono.

L’incidenza della gotta varia anche in base alla razza ed è più comune tra le persone di discendenza africana, polinesiana e caucasica. Inoltre si riscontra più comunemente tra le persone con diabete, malattie renali e cardiovascolari o che assumono farmaci diuretici, immunosoppressivi e aspirina.

Sintomatologia della gotta

La gotta è una malattia che può manifestarsi con sintomi diversi e talvolta imprevedibili. Tra quelli più comuni si trovano:

  • Dolori articolari: il dolore è spesso intenso e acuto, localizzato in genere in una singola articolazione, come la base del pollice, il ginocchio, la caviglia o il gomito. Può durare da giorni a settimane.
  • Gonfiore: un gonfiore visibile è spesso associato all’infiammazione delle articolazioni, che possono risultare calde al tatto e dolorose.
  • Arrossamento: le articolazioni infiammate possono diventare rosse e sensibili al tatto.
  • Febbre: in alcuni casi si può rilevare febbre, ma questo sintomo è raro.
  • Sintomi renali: nei casi più gravi, i cristalli di acido urico possono accumularsi nei reni, causando calcoli renali o una diminuzione della funzionalità renale.
  • Lesioni cutanee: in alcuni casi sono riscontrabili lesioni cutanee come noduli o depositi di cristalli di acido urico sotto la pelle.

I sintomi della gotta possono comparire improvvisamente, spesso di notte o al mattino presto. Questi attacchi possono durare da poche ore a diversi giorni ed essere molto debilitanti.

Diagnosi della gotta

La diagnosi della gotta prevede una serie di esami volti a raccogliere più informazioni possibili sullo stato di salute generale del paziente e sulla storia medica di famiglia.

Viene svolta da un medico specializzato in reumatologia, il quale inizierà con un colloquio anamnestico per poi procedere con le analisi necessarie a confermare quanto emerso dalla visita reumatologica.

Vediamo di seguito quali sono le fasi della diagnosi di gotta.

Anamnesi

L’anamnesi per la gotta inizia con una valutazione della storia medica del paziente. Il medico domanderà quali sono i sintomi, quando si sono manifestati e con quale frequenza.

Verranno chieste al paziente informazioni sullo stile di vita, come la dieta, l’attività fisica, il consumo di alcol o tabacco e l’assunzione di farmaci che possono influire sui livelli di acido urico.

Infine verrà esaminata la storia familiare del paziente per eventuali casi di gotta o di altre malattie associate.

Esame obiettivo

L’esame obiettivo per la gotta si concentra sull’ispezione e la palpazione delle zone colpite.

Durante l’esame il medico ispeziona le articolazioni cercando segni di infiammazione e la presenza di eventuali lesioni cutanee.

Saranno poi eseguiti alcuni test per verificare la funzionalità delle articolazioni: al paziente verrà chiesto di piegare e ruotare le articolazioni colpite, così da valutare la gamma di movimento e la presenza di limitazioni al movimento.

Infine si svolge un test di pressione sull’articolazione per valutare la sensibilità al dolore.

Esami di laboratorio

Di seguito è riportata una descrizione degli esami di laboratorio più utilizzati per la diagnosi di gotta:

  • Dosaggio dell’acido urico: questo è il test di laboratorio più comune utilizzato per diagnosticare la gotta, poiché misura i livelli di acido urico nel sangue.
  • Esame delle urine: può essere utilizzato per valutare la funzionalità renale e per identificare eventuali segni di lesioni renali associate alla gotta. Inoltre rileva la presenza di cristalli di acido urico nelle urine.
  • Emocromo completo (con VES e PCR): questi test di laboratorio possono essere utilizzati per valutare il livello di infiammazione associata alla gotta. La VES (velocità di eritrosedimentazione) e la PCR (proteina C reattiva) sono marcatori il cui livello elevato può indicare un’infiammazione attiva.
  • Esame del liquido sinoviale: il liquido presente nelle articolazioni può essere analizzato per identificare la presenza di cristalli di acido urico. L’analisi viene eseguita inserendo un ago nell’articolazione e prelevando un campione di liquido da analizzare in laboratorio.
  • Esame radiografico: le radiografie possono essere utilizzate per valutare eventuali danni articolari causati dalla gotta. Tuttavia non sono utili per la diagnosi precoce, poiché le lesioni possono richiedere anni per manifestarsi.

Esami strumentali per la gotta

Per la diagnosi di gotta il medico può avvalersi di alcuni esami strumentali:

  • Ecografia: serve a visualizzare depositi di cristalli di acido urico in articolazioni o tessuti e valutare l’infiammazione e il danno causato dalla gotta.
  • Tomografia computerizzata (TC): fornisce immagini dettagliate delle articolazioni e può rilevare eventuali lesioni ossee o cartilaginee.
  • Risonanza magnetica (RM): permette di visualizzare il danno articolare causato dalla gotta e valutare l’infiammazione.
  • Scintigrafia ossea: può aiutare lo specialista a valutare eventuali danni articolari causati dalla gotta. Consiste nella somministrazione di un tracciante radioattivo al paziente, così da scattare una serie di immagini delle articolazioni. Le aree con maggiore attività metabolica possono indicare un’infiammazione attiva.

Diagnosi differenziale della gotta

La diagnosi differenziale della gotta consiste nella distinzione tra questa patologia e altre malattie che possono presentarsi con sintomi simili. Alcune di esse sono:

  • Artrite reumatoide: una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, anche se spesso interessa quelle delle mani e dei piedi, mentre la gotta colpisce principalmente quelle grandi, come ginocchia e caviglie.
  • Osteoartrite: un disturbo degenerativo delle articolazioni che può causare dolore e rigidità articolare. Tuttavia colpisce articolazioni diverse dalla gotta, come quelle dell’anca e della colonna vertebrale.
  • Artrite psoriasica: una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, anche se spesso associata a sintomi cutanei come la psoriasi.
  • Pseudogotta: una malattia simile alla gotta in cui si formano dei cristalli nelle articolazioni, sebbene composti da calcio anziché acido urico.

Trattamenti per la gotta

Esistono diverse terapie per la gotta. La scelta del trattamento dipende dalla gravità dei sintomi, dalla frequenza degli attacchi, dall’età e dalle condizioni di salute generali del paziente.

Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono una classe di farmaci utilizzati per ridurre l’infiammazione e il dolore causati dalla gotta. Agiscono bloccando l’enzima cicloossigenasi (COX) che è coinvolto nella produzione di prostaglandine, sostanze che causano infiammazione, dolore e febbre.

Questi farmaci sono disponibili sia in forma orale che topica e possono essere utilizzati per trattare gli attacchi acuti di gotta e prevenire quelli futuri. Alcuni esempi di FANS includono il naprossene, l’ibuprofene e il diclofenac.

Sebbene siano generalmente ben tollerati, possono causare effetti collaterali gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, ulcere gastriche e sanguinamento. Inoltre i FANS possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e renali, soprattutto se utilizzati a lungo termine.

Per minimizzare il rischio di effetti collaterali i farmaci devono essere utilizzati a dosi efficaci il più breve tempo possibile.

In generale i FANS sono utili nel trattamento dei sintomi acuti della gotta, ma non sono in grado di ridurre il livello di acido urico nel sangue, che è la causa principale della malattia. Pertanto dovrebbero essere combinati con altri farmaci e cambiamenti nello stile di vita per gestire efficacemente questa condizione.

Colchicina

La colchicina è un farmaco utilizzato per prevenire gli attacchi di gotta e per alleviare i sintomi durante un attacco acuto. Blocca la produzione di leucotrieni e la fagocitosi dei cristalli di urato, riducendo così l’infiammazione e il dolore.

Viene generalmente somministrata per via orale, con una dose di carico seguita da dosi di mantenimento.

La colchicina può essere particolarmente utile per i pazienti che non possono assumere i FANS a causa di controindicazioni. Tuttavia può causare effetti collaterali come nausea, vomito e diarrea anche a dosi terapeutiche, quindi deve essere utilizzata con cautela.

Anche la colchicina non è in grado di ridurre il livello di acido urico nel sangue.

Corticosteroidi

I corticosteroidi sono farmaci che agiscono riducendo la produzione di sostanze che causano infiammazione e dolori, come le citochine e le prostaglandine.

Possono essere somministrati per via oraletopica o tramite iniezione, a seconda della gravità e dell’area interessata.

Sebbene i corticosteroidi siano efficaci nel ridurre i sintomi associati alla gotta, possono causare effetti collaterali significativi, come iperglicemia, ipertensione, osteoporosi ed elevato rischio di infezioni. Inoltre potrebbero mascherare i sintomi di altri disturbi, rendendo difficile la diagnosi.

Come la colchicina e i FANS, anche i corticosteroidi non riducono il livello di acido urico nel sangue.

Farmaci uricosurici per la gotta

I farmaci uricosurici sono farmaci utilizzati per abbassare i livelli di acido urico nel sangue e prevenire gli attacchi di gotta. Questi farmaci agiscono aumentando l’escrezione di acido urico attraverso l’urina.

Esistono diversi tipi di farmaci uricosurici, tra cui probenecid e sulfinpirazone. Vanno somministrati per via orale e devono essere assunti regolarmente per essere efficaci.

Possono causare effetti collaterali come nausea, vomito, diarrea, mal di testa e interagire con altri farmaci.

I farmaci uricosurici arrecano beneficio ai pazienti con gotta che producono troppo acido urico o che ne hanno una scarsa escrezione. Tuttavia non sono raccomandati in caso di insufficienza renale, poiché possono aumentare il rischio di calcoli.

In generale sono una buona opzione per il trattamento a lungo termine della gotta, poiché possono prevenire gli attacchi futuri e ridurre il rischio di danni articolari.

Inibitori della xantina ossidasi

Gli inibitori della xantina ossidasi sono farmaci che bloccano l’attività dell’enzima xantina ossidasi, responsabile della produzione di acido urico. Possono essere utilizzati per il trattamento della gotta.

Ne esistono diversi tipi, tra cui allopurinolo e febuxostat. Sono somministrati per via orale e risultano efficaci solo con un’assunzione costante.

Tra gli effetti collaterali si riscontrano: nausea, vomito, diarrea e mal di testa.

Gli inibitori della xantina ossidasi sono utili per i pazienti che producono troppo acido urico e non riescono a controllarne i livelli con altri farmaci. Tuttavia non sono raccomandati in caso di insufficienza renale grave o di assunzione di determinati farmaci, come la teofillina.

Cambiamenti nello stile di vita

È possibile gestire la gotta anche apportando alcuni cambiamenti nello stile di vita. In particolare è necessario fare attenzione a una serie di abitudini, come:

  • Modificare la dieta: una dieta equilibrata e a basso contenuto di purine può aiutare a ridurre i livelli di acido urico nel sangue e prevenire i sintomi della gotta.
    • Alcuni alimenti da evitare o limitare includono frattaglie, carne rossa, frutti di mare e alcol.
    • Gli alimenti consigliati per una dieta anti-gotta includono frutta e verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi.
  • Perdere peso: il sovrappeso e l’obesità sono fattori di rischio, poiché possono aumentare i livelli di acido urico nel sangue. Perdere peso gradualmente attraverso dieta e attività fisica può aiutare a tenere i livelli di acido urico sotto controllo.
  • Aumentare l’attività fisica: l’esercizio fisico regolare può aiutare a mantenere un peso sano e prevenire la gotta, migliorando la circolazione sanguigna e riducendo l’infiammazione articolare. Si consiglia di fare almeno 150 minuti di attività fisica moderata ogni settimana.
  • Bere abbastanza liquidi: bere liquidi, preferibilmente acqua, può aiutare a ridurre i livelli di acido urico nel sangue e prevenire la formazione di cristalli nelle articolazioni.
  • Evitare l’alcol: l’alcol può aumentare i livelli di acido urico nel sangue e peggiorare i sintomi della gotta.
  • Evitare il fumo: il fumo di sigaretta può peggiorare i sintomi della gotta e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.

Gotta: messaggi importanti da ricordare

La gotta è una malattia infiammatoria delle articolazioni che può manifestarsi con sintomi fastidiosi e limitanti, come gonfiore, dolori articolari, arrossamenti e talvolta febbre.

La causa di questo disturbo è riconducibile ad un accumulo di acido urico nel sangue, una condizione che può essere causata da fattori genetici, alimentari o dalla presenza di patologie che intaccano la corretta funzionalità renale.

Si tratta di una malattia piuttosto comune che richiede una gestione a lungo termine, ma può essere controllata con una combinazione di farmaci e modifiche dello stile di vita.

Con una diagnosi accurata e un trattamento precoce, è possibile prevenire danni articolari e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa malattia.