Urine rosse cause rimedi

Urine rosse: cause e rimedi per la colorazione rossastra delle urine

URINE ROSSE: CAUSE E RIMEDI PER LA COLORAZIONE ROSSASTRA DELLE URINE

Le urine rosse rappresentano una colorazione atipica delle urine, le quali, in condizioni fisiologiche, appaiono gialle o giallo ambra, risultando persino trasparenti quando lo stato di idratazione è ottimale.

Il riscontro di una colorazione rossa, rosata o rossastra nelle urine può derivare dalla presenza di tracce microscopiche di sangue all’interno del mitto (micro-ematuria), o dalla presenza di sangue visibile a occhio nudo (macro-ematuria).

Non in tutti i casi, tuttavia, è il sangue il responsabile di questa colorazione inconsueta delle urine: in diverse situazioni a carattere passeggero, infatti, vari alimenti e farmaci possono conferire alle urine una colorazione rossastra.

 

Epidemiologia delle urine rosse

A causa dell’insieme eterogeneo di cause, potenzialmente responsabile dell’insorgenza delle urine rosse, non è disponibile, allo stato attuale, una statistica accurata di questo particolare caso di cromaturia.

Tuttavia, prendendo in esame una delle sue principali cause, ovvero l’ematuria, è noto che questa condizione mostra una prevalenza alta nella popolazione; in molti casi, diversi pazienti non si avvedono neanche della condizione, la quale viene riscontrata in maniera incidentale durante l’esecuzione di un esame chimico-fisico e microscopico delle urine.

Dalla letteratura in materia è emerso che, prima dei 60 anni di età, sono i calcoli delle vie urinarie i principali responsabili dell’insorgenza dell’ematuria, mentre, dopo i 60 anni, sono chiamati in causa i tumori delle vie urinarie, primo fra tutti il carcinoma uroteliale della vescica.

 

Eziologia delle urine rosse: principali cause

Come anticipato, il fenomeno delle urine rosse può riconoscere alla base una primaria condizione di ematuria, oppure può derivare da altre cause di natura più benigna e passeggera, come l’assunzione di determinati farmaci o alimenti.

 

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Ecco, dunque, di seguito riportate le principali cause:

  • Ematuria conseguente a Infezione delle Vie Urinarie o Neoplasie

L’ematuria può essere francamente visibile a occhio nudo nelle urine emesse nel water (macro-ematuria) oppure essere misurabile solo dopo osservazione microscopica in laboratorio (micro-ematuria).

Indipendentemente dalla manifestazione visibile o microscopica, l’ematuria è spesso un segno ricorrente in diverse Infezioni delle Vie Urinarie, quali la pielonefrite o la cistite acuta.

Anche le neoplasie del tratto urinario, come il carcinoma uroteliale della vescica, in seguito a quadri ostruttivi, possono determinare il passaggio del sangue all’interno dell’uretra, che si ritroverà dunque nelle urine.

L’ematuria può derivare anche da condizioni patologiche, non necessariamente associate a quadri infettivi o neoplastici.

Ad esempio, quando si verifica la formazione di calcoli a livello renale (nefrolitiasi) o nelle vie urinarie (urolitiasi), questi ultimi possono suscitare un’ostruzione al passaggio dell’urina e degli spasmi conseguenti dell’uretere o dell’uretra che, comprimendosi, generano il passaggio di sangue nell’urina.

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  • Mioglobinuria ed emoglobinuria

La mioglobinuria rappresenta l’emissione di mioglobina all’interno delle urine e può derivare da insulti traumatici ripetuti ai fasci muscolari, da lesioni dissecanti del muscolo o da stati tossici dell’organismo; la mioglobina è infatti una proteina strutturale che si localizza nelle cellule muscolari e viene riversata in circolo, e poi nelle urine, in seguito a lesioni del muscolo.

L’emoglobinuria rappresenta invece la presenza di emoglobina all’interno delle urine: l’emoglobina è una proteina strutturale che assicura il trasporto dell’ossigeno nel sangue ed è custodita nei globuli rossi. In seguito, dunque, a stati di anemia emolitica o malattie dei globuli rossi, gli eritrociti si sfaldano, riversando all’esterno l’emoglobina.

  • Sindromi porfiriche

Le sindromi porfiriche, o porfirie, rappresentano delle condizioni patologiche derivanti da anomalie del metabolismo del gruppo eme, custodito nell’emoglobina dei globuli rossi.

In queste malattie, che possono manifestarsi anche con eventi acuti, i composti metabolici della via ossidativa del gruppo eme tendono ad accumularsi, producendo effetti tossici e riversandosi poi nelle urine.

  • Alimenti

La barbabietola, una pianta erbacea sfruttata per la coltivazione in orto o per la produzione di zucchero, può tingere di colore rosso le urine, al pari di due frutti derivati da piante arbustacee, quali le more di rovo e i mirtilli, tipici della stagione primaverile.

  • Farmaci

Varie classi di farmaci possono, talvolta, rendersi responsabili della colorazione rossa o rossastra delle urine.

Tra queste si citano farmaci:

  • Antibiotici, ad azione anti-neoplastica come la doxirubicina e l’epirubucina, o rifaminici come la rifampicina;
  • Antipsicotici ed antiepilettici, come le fenotiazine e la fenitoina;
  • Anti-infiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene ad alti dosaggi;
  • Batteriostatici delle vie urinarie, come il sulfametossazolo.

 

Valutazione diagnostica delle urine rosse

Generalmente, il reperire, all’interno delle urine, una colorazione tendente al rosso, o al rossastro, costituisce un segno di anormalità e va investigato nella maniera più opportuna.

La visita urologica permette al medico specialista di indagare al meglio circa le cause che hanno condotto alla colorazione rossa delle urine, facendo ricorso soprattutto all’anamnesi.

Mediante la fase di anamnesi, il medico viene infatti edotto circa possibili farmaci o alimenti assunti, eventualmente responsabili delle urine rosse, oppure di sintomi che possono far ritenere verosimile una storia di infezione o di calcolosi delle vie urinarie.

Terminata la fase anamnestica, il medico prosegue con l’esame obiettivo del paziente, concentrandosi per lo più nell’ispezione e nella palpazione della metà inferiore dell’addome e nella regione ipogastrica, alla ricerca di punti dolenti o di tumefazioni; eventuali tumefazioni potrebbero far pensare a una ritenzione acuta di urina in vescica, a una neoplasia o a una massa benigna che comprime le vie urinarie.

Eventuali altri esami di laboratorio o strumentali, come l’esame chimico-fisico e microscopico delle vie urinarie o l’ecografia delle vie urinarie, potrebbero fornire un valido ausilio alla ricerca mirata della causa delle urine rosse.

 

Gestione e terapie delle urine rosse

Le urine colorate di rosso, come visto, sono spesso causate da fattori innocui e non patologici, come l’assunzione di cibi come le more o di farmaci antibiotici o anti-dolorifici.

In tali casi, non sono richieste terapie particolari in quanto il fenomeno è di natura benigna e tende a risolversi spontaneamente.

Quando invece la causa a monte è rappresentata da condizioni più seriose, come la macro-ematuria o la porfiria acuta, allora la gestione del paziente diviene eziologica e sintomatica, ossia volta a curare le cause patologiche e i sintomi del paziente stesse.

Nel caso dell’ematuria, ad esempio, poiché questa  è spesso provocata da infezioni del tratto urinario, potrebbe rendersi necessaria la somministrazione di antibiotici specifici per alcuni giorni; nel caso degli attacchi acuti di porfiria la terapia diviene ben più complessa, e prevede l’eliminazione dei fattori drivers dell’evento acuto e la somministrazione di glucosio e di farmaci biologici.

 

Conclusioni

In conclusione si può affermare che la rubruria, termine formale che sta a indicare la colorazione rossa o rossastra delle urine, non rappresenta univocamente un chiaro segno patologico.

Spesso accade che tale cambiamento cromatico sia destato dall’ingestione di particolari  farmaci o alimenti e che quindi sia auto-limitante; in altri casi, invece, il riscontro delle urine tinte di rosso deve mettere in allarme il paziente, in quanto potrebbe trattarsi di ematuria, che va investigata in ogni caso, anche ricorrendo a tecniche strumentali.

Fonti e note:

  • [1] Panteghini M. Interpretazione degli esami di laboratorio. Padova: Piccin; 2008.
  • [2] Schena F, Selvaggi F, Gesualdo L, et al. Malattie dei reni e delle vie urinarie. Milano: McGraw-Hill; 2008.
  • [3] Bryant JS, Gausche-Hill M. When is red urine not hematuria?: A case report. J Emerg Med. 2007 Jan;32(1):55-7.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin