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Colite ulcerosa: quale alimentazione scegliere?

Indice

Un’adeguata alimentazione potrebbe essere un ottimo alleato per ridurre i sintomi connessi alla colite ulcerosa. Si tratta infatti di una malattia cronica dell’intestino, che comporta l’infiammazione della mucosa intestinale: questo spesso compromette le funzioni dell’intestino stesso, causando diversi problemi.

Vediamo in questo articolo cosa è bene aggiungere alla propria alimentazione e cosa limitare, se si soffre di colite ulcerosa.

Cos'è la colite ulcerosa?

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino (MICI) che colpisce principalmente il colon e il retto.

Si caratterizza per l’infiammazione della mucosa intestinale che provoca diarrea sanguinolenta, crampi addominali e dolore. Altri sintomi possono includere febbre, perdita di peso e affaticamento.

La causa esatta della colite ulcerosa non è nota, ma si ritiene che sia dovuta a una combinazione di fattori genetici, ambientali e immunologici. La malattia può colpire persone di tutte le età, ma si verifica più comunemente tra i 15 ed i 30 anni di età e tra i 50 ed i 70 anni.

La colite ulcerosa può essere trattata con farmaci che riducono l’infiammazione, come i corticosteroidi, gli aminosalicilati e gli immunosoppressori. In alcuni casi possono essere prescritti farmaci biologici che bloccano le molecole infiammatorie.

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Quando i sintomi non rispondono ai farmaci o la malattia è troppo estesa, può essere necessario rimuovere il colon e il retto mediante un intervento chirurgico chiamato colectomia.

Approfondimento: Colite ulcerosa

La colite ulcerosa è una malattia dell’intestino caratterizzata da infiammazione e ulcerazione della mucosa intestinale.

In questo articolo scopriremo le cause, i sintomi e i trattamenti possibili per questa malattia.

Funzione digestiva dell'intestino

L’intestino svolge un ruolo fondamentale nella digestione degli alimenti e nell’assorbimento dei nutrienti.

Infatti l’intestino è deputato a:

  • Assorbimento di nutrienti: l’intestino tenue è la parte principale dell’intestino coinvolta nell’assorbimento dei nutrienti. Qui gli enzimi digestivi e le secrezioni prodotte dal pancreas, dalla cistifellea e dall’intestino stesso, agiscono per scomporre i carboidrati, le proteine e i grassi in nutrienti più piccoli e assorbibili, come aminoacidi, acidi grassi e glucosio. Questi nutrienti attraversano la parete dell’intestino tenue e vengono trasportati dal sangue a tutte le parti del corpo per essere utilizzati come fonte di energia o per la sintesi di tessuti.
  • Secrezione di muco e bicarbonato: l’intestino produce anche muco e bicarbonato per proteggere la sua parete interna dall’acidità del contenuto dello stomaco e per neutralizzare gli acidi prodotti dalla digestione. Il muco forma uno strato protettivo sulla parete dell’intestino e aiuta a prevenire l’irritazione e l’infiammazione.
  • Movimento peristaltico: l’intestino è costituito da muscoli che si contraggono e rilassano per spingere il cibo e i rifiuti attraverso il tratto intestinale. Questo movimento peristaltico aiuta a miscelare il cibo con le secrezioni digestive e a spingere i rifiuti verso l’ano per essere eliminati dal corpo.
  • Assorbimento di acqua: l’intestino crasso è la parte finale dell’intestino e ha la funzione principale di assorbire l’acqua e i sali minerali dai rifiuti alimentari non digeriti e di trasformarli in feci solide. Questo processo aiuta a mantenere l’equilibrio idrico del corpo e a prevenire la disidratazione.

Cosa accade quando l'intestino ha una malattia infiammatoria?

Quando l’intestino è infiammato, le sue funzioni digestive possono essere compromesse.

Ecco alcuni dei principali effetti dell’infiammazione dell’intestino:

  • Assorbimento di nutrienti compromesso: l’infiammazione dell’intestino può danneggiare la parete intestinale, causando gonfiore, ulcerazioni e infiammazione. Questo può ridurre la capacità dell’intestino di assorbire i nutrienti dagli alimenti e portare a carenze nutrizionali.
  • Secrezione di muco e bicarbonato ridotta: l’infiammazione può anche ridurre la produzione di muco e bicarbonato da parte dell’intestino, aumentando il rischio di irritazione e un peggioramento dell’infiammazione della parete intestinale.
  • Movimento peristaltico compromesso: l’infiammazione dell’intestino può causare spasmi muscolari e alterare il movimento peristaltico, il che può portare a diarrea o stitichezza.
  • Assorbimento di acqua compromesso: l’infiammazione dell’intestino crasso può ridurre la capacità dell’intestino di assorbire acqua, causando diarrea e disidratazione.

Alimentazione per la colite ulcerosa: cosa è consigliato mangiare

L’alimentazione svolge un ruolo importante nella gestione della colite ulcerosa, poiché può aiutare a:

  • ridurre l’infiammazione
  • alleviare i sintomi
  • prevenire complicanze a lungo termine.

Infatti numerosi studi hanno dimostrato che alcune modifiche dietetiche possono avere un impatto significativo sui sintomi della colite ulcerosa.

Vediamo insieme cosa è consigliato mangiare se si soffre di questo disturbo.

Alimenti ricchi di omega-3

Gli acidi grassi omega-3 sono un tipo di grasso polinsaturo noti per le loro proprietà anti-infiammatorie: possono quindi aiutare a ridurre l’infiammazione dell’intestino associata alla colite ulcerosa. Possono così anche aiutare a ridurre i sintomi della colite ulcerosa, come la diarrea, i crampi addominali e il sanguinamento rettale.

Alcuni alimenti ne sono particolarmente ricchi, tra questi:

  • il pesce grasso è una fonte particolarmente ricca di acidi grassi omega-3, in particolare l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). Si consiglia di consumare due o tre porzioni di pesce grasso a settimana per ottenere una quantità adeguata di acidi grassi omega-3. È importante porre attenzione al tipo di pesce ed evitare quello che contiene conservanti o additivi alimentari che possono irritare l’intestino e causare infiammazione. Si consiglia di acquistare pesce fresco e cucinarlo a casa per evitare gli additivi. I pesci grassi includono:
    • salmone
    • sgombro
    • tonno
    • sardine
    • aringhe.
  • I semi di lino e l’olio di semi di lino sono un’altra fonte importante di acidi grassi omega-3. Si possono aggiungere ai cereali, allo yogurt o alle insalate per aumentare l’assunzione di questo tipo di grassi.
  • Le noci, in particolare le noci pecan e le noci brasiliane, sono un’altra fonte di acidi grassi omega-3.
  • Anche gli integratori di olio di pesce possono essere utilizzati per aumentare l’assunzione di acidi grassi omega-3. Tuttavia possono interagire con alcuni farmaci o causare effetti collaterali.

Anche gli acidi grassi omega-6 sono utili alleati se si soffre di colite ulcerosa, perché possono aiutare a ridurre l’infiammazione dell’intestino. Si trovano in diversi alimenti, tra i quali:

  • l’olio di girasole
  • l’olio di mais
  • i semi di zucca 
  • le noci.

Frutta e verdura

La frutta e la verdura sono importanti fonti di vitamine, minerali e antiossidanti, essenziali per la salute dell’intestino. Bisogna sottolineare che alcune persone affette da colite ulcerosa possono avere difficoltà a digerire alcune tipologie di fibre e dovranno scegliere con attenzione quali frutta e verdura includere nella propria dieta.

Le verdure a foglia verde sono particolarmente benefiche, in quanto sono ricche di antiossidanti e possono aiutare a ridurre l’infiammazione dell’intestino. Ad esempio abbiamo:

  • spinaci
  • lattuga
  • cavolo riccio
  • bietole
  • rucola.

Anche altri tipi di verdure come carote, zucchine, patate e patate dolci possono fornire importanti nutrienti e antiossidanti.

La frutta è un’altra fonte importante di nutrienti e antiossidanti, anche se alcuni tipi di frutta possono essere difficili da digerire. Ad esempio alcune persone possono avere difficoltà a tollerare la frutta secca, la frutta con un alto contenuto di zucchero o la frutta con una buccia spessa come la mela.

Tuttavia alimenti come banane, mele cotogne, pesche, pere e arance sono generalmente ben tollerati.

In generale è importante mangiare la frutta e la verdura che si tollerano meglio e lavorare gradualmente per aumentare l’assunzione di fibre in modo da prevenire la stitichezza e migliorare la consistenza delle feci.

Carne magra

La carne magra è una fonte importante di proteine e altri nutrienti essenziali per la salute dell’intestino, perché può fornire proteine e ferro senza aggiungere grassi o altri ingredienti irritanti per l’intestino.

Tra queste ad esempio:

  • pollo
  • tacchino
  • manzo magro.

Come per il pesce, è importante porre attenzione al tipo di carne ed evitare quella che contiene conservanti o additivi alimentari, come nitrati, nitriti e solfiti, che possono irritare l’intestino e causare infiammazione. Si consiglia di acquistare carne fresca e cucinarla a casa per evitare gli additivi.

 

Cereali integrali

I cereali integrali sono una buona fonte di carboidrati complessi e fibre solubili, importanti per la salute dell’intestino. È bene scegliere cereali senza glutine e che siano ben tollerati.

Alcuni esempi di cereali integrali che possono essere ben tollerati includono:

  • la quinoa
  • il riso integrale
  • l’avena
  • il mais
  • il sorgo
  • il miglio
  • l’amaranto.

Questi cereali possono fornire carboidrati complessi, fibre solubili e altri nutrienti essenziali senza aggiungere grassi o altri ingredienti irritanti per l’intestino.

Inoltre è importante trovare un equilibrio e scegliere i cereali che aiutano a prevenire la stitichezza e migliorare la consistenza delle feci.

Yogurt e altri latticini a basso contenuto di grassi

Lo yogurt e altri latticini a basso contenuto di grassi possono essere una fonte importante di proteine, calcio e altri nutrienti essenziali per la salute dell’intestino.

Lo yogurt, in particolare lo yogurt greco o lo yogurt senza zucchero, oltre a proteine e calcio può essere fonte di probiotici, batteri benefici che possono aiutare a ripristinare l’equilibrio del microbioma intestinale e migliorare la digestione.

Dieta FODMAP

FODMAP è un acronimo che sta per Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols (in italiano, Oligosaccaridi Fermentabili, Disaccaridi, Monosaccaridi e Polioli): si tratta di carboidrati a catena corta che sono presenti in molti alimenti comuni.

Questi carboidrati possono essere difficili da digerire, perché non vengono completamente assorbiti dall’intestino tenue e possono essere fermentati dai batteri presenti nel colon. Possono essere causa di sviluppo di sintomi gastrointestinali, come:

  • gonfiore
  • crampi addominali
  • gas
  • diarrea.

Questa particolare dieta prevede di limitare l’assunzione di alimenti ad alto contenuto di FODMAP, come:

  • frutta ad alto contenuto di zuccheri, come:
    • mele
    • pere
    • susine
  • verdure, come cipolle e aglio
  • latticini, come latte e yogurt
  • cereali, come grano e orzo,
  • dolcificanti, come:
    • il miele
    • lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio

La FODMAP prevede di eliminare questi alimenti per un periodo di tempo limitato, generalmente da quattro a otto settimane, e poi lentamente reintrodurli uno alla volta per determinare quali alimenti possono essere tollerati e quali dovrebbero essere evitati.

Questa dieta è stata sviluppata per aiutare a ridurre i sintomi gastrointestinali in persone con sindrome dell’intestino irritabile (IBS), ma può anche essere utile per alcune persone con colite ulcerosa che sperimentano sintomi gastrointestinali.

Approfondimento: Si può usare la dieta low-FODMAP come prima linea nella sindrome dell’intestino irritabile?

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una malattia sempre più comune e di difficile gestione. È definita come un disturbo intestinale ricorrente, con cambiamento della frequenza e/o consistenza delle feci.

In questo recente studio si è voluta affiancare la dieta low-FODMAP al trattamento standard per la sindrome dell’intestino irritabile.

Alimentazione per la colite ulcerosa: cibi da evitare

In generale gli alimenti che possono essere irritanti per l’intestino o aumentare l’infiammazione dovrebbero essere evitati o limitati nella dieta per la colite ulcerosa.

Tuttavia ogni persona con colite ulcerosa può tollerare gli alimenti in modo diverso, quindi è importante sperimentare e determinare quali alimenti funzionino meglio per ogni persona.

Alimenti ad alto contenuto di grassi saturi

Se si soffre di colite ulcerosa, sarebbe bene limitare o evitare gli alimenti ad alto contenuto di grassi saturi, come:

  • la carne rossa
  • il burro
  • il formaggio
  • i cibi fritti
  • gli alimenti trasformati.

Questi possono essere irritanti per l’intestino e aumentare l’infiammazione nell’organismo.

Alimenti ad alto contenuto di zucchero

Anche gli alimenti ad alto contenuto di zucchero possono causare infiammazione dell’intestino.

Tra questi:

  • le caramelle
  • i dolci
  • i succhi di frutta
  • le bibite.

L’eccesso di zucchero può aumentare l’infiammazione nell’organismo e ridurre la diversità del microbioma intestinale, il che può avere un impatto negativo sulla salute dell’intestino, provocando un aumento della produzione di gas nell’intestino e causare diarrea.

Pertanto si consiglia di limitare l’assunzione di alimenti ad alto contenuto di zucchero se si soffre di colite ulcerosa.

Invece si consiglia di scegliere alimenti naturalmente dolci, come frutta fresca o frutta secca, per soddisfare la voglia di dolci senza aggiungere zuccheri raffinati.

Inoltre l’uso di dolcificanti naturali a basso contenuto calorico, come la stevia, può essere un’alternativa sana e gustosa allo zucchero raffinato.

Alimenti piccanti

Gli alimenti piccanti possono causare danni alle pareti dell’intestino e infiammazione, aumentando così i sintomi della colite ulcerosa.

Tra questi:

  • il peperoncino
  • le salse piccanti
  • gli alimenti speziati.

Questi alimenti possono infatti aumentare la produzione di acido gastrico nello stomaco e causare bruciore di stomaco, diarrea e crampi addominali.

Alimenti contenenti glutine

Il glutine è una proteina presente in alcuni cereali, come:

  • il grano
  • l’orzo
  • la segale
  • il farro.

Alcune persone con colite ulcerosa possono avere una maggiore sensibilità al glutine o possono avere una diagnosi di celiachia, una patologia autoimmune che colpisce l’intestino tenue.

L’assunzione di alimenti contenenti glutine può causare sintomi gastrointestinali, tra i quali:

Latticini ad alto contenuto di grassi saturi

I latticini ad alto contenuto di grassi saturi possono essere irritanti per l’intestino e aumentare l’infiammazione nell’organismo, soprattutto in alcune persone.

Tra i latticini che potrebbe essere meglio evitare ricordiamo:

  • il formaggio
  • la panna acida
  • la crema.

Inoltre alcune persone con colite ulcerosa possono essere intolleranti al lattosio, lo zucchero presente nei latticini, e possono sperimentare sintomi gastrointestinali come gonfiore, crampi addominali e diarrea se li consumano.

Alimentazione per chi ha la colite ulcerosa: le cotture indicate

Ci sono alcuni metodi di cottura che possono essere preferiti in caso di colite ulcerosa, poiché possono aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la digestione.

Eccone alcuni:

  • Al vapore: è un tipo di cottura delicata che mantiene intatti i nutrienti degli alimenti. Inoltre può essere utile per le persone con colite ulcerosa perché non richiede l’aggiunta di grassi o oli, che possono essere irritanti per l’intestino.
  • Al forno: anche la cottura al forno può essere utile, poiché riduce l’aggiunta di grassi e oli e può essere utilizzata per cucinare una varietà di alimenti.
  • A fuoco lento: prevede la cottura degli alimenti a temperature basse per periodi di tempo prolungati. Questo tipo di cottura riduce l’apporto di grassi e oli e rende gli alimenti più facili da digerire.
  • Alla griglia: può essere utilizzata per cucinare carne magra, pesce e verdure. Tuttavia può produrre sostanze cancerogene, quindi si consiglia di limitare l’uso della griglia e di porre particolare attenzione alla carbonizzazione.

In generale si consiglia di:

  • evitare i tipi di cottura ad alto contenuto di grassi, come la frittura e la cottura in padella, in quanto possono essere irritanti per l’intestino;
  • evitare le cotture troppo aggressive che possono seccare eccessivamente gli alimenti, come la cottura al microonde o la frittura ad alta temperatura.

Idratazione in caso di colite ulcerosa

L’idratazione è un aspetto importante per la gestione della colite ulcerosa, poiché la diarrea e la perdita di liquidi possono portare a disidratazione. Inoltre una corretta idratazione può aiutare ad ammorbidire le feci e ridurre l’irritazione dell’intestino.

Si consiglia di bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno per mantenere una corretta idratazione, ma la quantità di acqua necessaria può variare a seconda delle esigenze individuali, come l’età, il peso e l’attività fisica.

Inoltre si consiglia di evitare bevande alcoliche, caffè e tè nero, in quanto possono irritare l’intestino e aumentare la diarrea. Allo stesso modo le bevande gassate possono aumentare la sensazione di gonfiore e di pienezza, quindi si consiglia di evitarle o di limitarne l’assunzione.

In alternativa si consiglia di bere bevande a base di erbe come tisane, come ad esempio camomilla, menta, finocchio, e zenzero, che possono avere proprietà antinfiammatorie e calmanti per l’intestino.

Un ottimo tipo di acqua da utilizzare nel caso della colite ulcerosa è l’acqua addizionata di idrogeno, o acqua idrogenata. Si tratta di un’acqua in cui è aggiunto dell’idrogeno molecolare, che è in grado di ridurre la quantità di radicali liberi nell’organismo e di conseguenza anche l’infiammazione.

Approfondimento: L’Acqua idrogenata riduce l’infiammazione e i radicali liberi

In tempi recenti, l’acqua idrogenata ha acquisito sempre più rilievo all’interno della comunità scientifica grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Si tratta di una soluzione a base di acqua contenente idrogeno molecolare, che conferisce al liquido proprietà benefiche per la salute.

In questo articolo esploreremo le possibili proprietà e benefici dell’acqua idrogenata, insieme alle limitazioni e precauzioni da considerare prima di utilizzarla.

Condimenti per l'alimentazione in caso di colite ulcerosa

In caso di colite ulcerosa alcuni condimenti possono essere irritanti per l’intestino e aumentare l’infiammazione, ma esistono anche condimenti che potrebbero risultare benefici.

Ecco alcuni condimenti che possono aiutare in caso di colite ulcerosa:

  • Olio extravergine di oliva: è ricco di acidi grassi monoinsaturi e antiossidanti, che possono avere proprietà antinfiammatorie e benefiche per la salute dell’intestino.
  • Aceto di mele: può avere proprietà antinfiammatorie e antibatteriche e può aiutare a migliorare la digestione. Tuttavia si consiglia di consumarlo con moderazione, poiché può essere irritante per alcune persone.
  • Curcuma: è una spezia che contiene curcumina, un composto che può avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Può essere utilizzata per dare sapore ai piatti e può essere aggiunta ad una varietà di piatti.
  • Zenzero: è una radice che può avere proprietà antinfiammatorie e può aiutare a ridurre i sintomi gastrointestinali. Può essere utilizzato fresco, essiccato o in polvere ed è spesso utilizzato per dare sapore ai piatti di carne, pesce, verdure, zuppe e tisane.
  • Erbe aromatiche: le erbe aromatiche, come timo, origano, basilico e rosmarino, possono essere utilizzate per dare sapore ai piatti senza l’aggiunta di grassi e possono avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

In generale si consiglia di:

  • Evitare condimenti ad alto contenuto di grassi, come maionese, burro e salse cremose, in quanto possono essere irritanti per l’intestino;
  • Evitare i condimenti piccanti e i condimenti ad alto contenuto di sale, poiché possono aumentare l’irritazione dell’intestino e causare la ritenzione di liquidi.

Consigli utili

Di seguito riportiamo altri consigli utili oltre alla dieta da tenere a mente per gestire la colite ulcerosa:

  • Ridurre lo stress: lo stress può aumentare l’infiammazione e aggravare i sintomi della colite ulcerosa. Si consiglia di praticare tecniche di rilassamento, come lo yoga, la meditazione, la respirazione profonda o l’attività fisica regolare, per ridurre lo stress e migliorare la salute dell’intestino.
  • Dormire bene: il sonno è importante per la salute dell’intestino e il recupero dallo stress. Si consiglia di dormire almeno sette ore a notte e di mantenere un ambiente di sonno confortevole e rilassante.
  • Evitare il fumo: il fumo può aumentare l’infiammazione dell’intestino e aggravare i sintomi della colite ulcerosa. Si consiglia di evitare il fumo e di limitare l’esposizione al fumo passivo.
  • Consigliarsi con un medico o un nutrizionista: la gestione della colite ulcerosa può essere complessa e richiedere una dieta personalizzata e un piano di trattamento adatto alle esigenze individuali.

Alimentazione per la colite ulcerosa: punti salienti

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che comporta una serie di sintomi spiacevoli; un’alimentazione corretta può essere di aiuto per controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita di chi è affetto da questa patologia.

Un medico o un nutrizionista specializzato nelle malattie infiammatorie croniche intestinali può aiutare a sviluppare una dieta personalizzata in base alle specifiche esigenze del paziente e fornire indicazioni su cosa mangiare in caso di colite ulcerosa.